martedì 4 ottobre 2011

Are we getting closer or are we just getting more lost?

4 mesi da quando mi facevo questa domanda.
Adesso direi che la risposta è abbastanza chiara.


Cosa posso dire? I primi giorni mi sentivo aperta in due.
Ve ne siete andati tutti insieme..
Mi giravo e mi rigiravo in quel letto pidocchioso dell'ostello londinese, sbarravo gli occhi alle prime luci e non riprendevo più sonno, pensando e ripensando a tutto quello che avrei voluto vomitarti addosso.
Non l'ho fatto alla fine, e va bene così, però penso che sia per questo che non riesco a smettere di pensarci.
Lo sai come sono fatta (no, non lo sai), che voglio sempre chiarire le cose (non l'hai mai capito), che l'ansia di non sapere mi fa diecimila volte peggio di un rifiuto (hai sempre creduto di aver capito tutto).
Allo stesso modo sapere di non aver tentato tutto il possibile mi fa stare ancora male. Però devo tracciare un confine tra tutto il possibile e l'accanimento; io non lo so vedere questo limite, e mi sa che l'avevo già passato un bel po' di tempo prima che me ne rendessi conto.
Ma il fatto è che non avevi capito niente. Non hai capito niente. E io non ho più modo di fartelo capire. Te non vuoi che io te lo faccia capire. Non te lo meriti.
Quindi basta, penso tutti i giorni. Basta, un giorno dopo l'altro. Basta. E intanto aspetto che tu ti faccia vivo in qualche modo e intanto ti allontani sempre di più.
More lost.
Voglio che tu sappia che non sono io quella che ha perso.

1 commento:

  1. Ecco. Non vorrei incrinare la poesia, indubitabilmente presente ma avrei 1 domanda.
    il "tu" referenziale si tratta di:
    A. colui di cui sento parlare da quando ti ho conosciuta?
    B. uno nuovo che invero ricalca gli stilemi del "colui" di cui sopra?
    C. un lui fittizio che prende le mosse da un'istanza di auto-fiction?
    :DDDDD
    rompo le palle eh???!

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